L'universo incontaminato di Doñana
In Andalusia, dove il delta del fiume Guadalquivir si divide in mille rami sfocianti nell’Oceano Atlantico, esiste un luogo sconfinato e ancora selvaggio, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell'Umanità.
Si chiama Doñana ed è un mosaico di ecosistemi, spiagge, dune, pinete, paludi e molto altro dove si riproducono e svernano migliaia di uccelli europei e africani.
I.D.R.
Avevo avuto la fortuna di andarci fuori stagione. Una barca mi aveva traghettato da Sanlucar de Barrameda sulla riva opposta del fiume, dove iniziano le dune della riserva.
Quella volta due incontri sorprendenti. Prima, una comitiva di cinghiali e cinghialini che trotterellavano tranquilli attraverso la macchia, per nulla colpiti della mia presenza.
Poi, ai margini della pineta, sul sentiero di ritorno verso le dune, è passato un cervo, alto con delle grandi corna. Lui non mi ha visto ma io mi sono vista in lui: libero, lo sguardo lontano, le narici aperte a fiutare l’aria.
A fine giornata, il tramonto "de fuego" che aveva illuminato il ritorno per Sanlucar de Barrameda, mi aveva fatto decidere di tornare a Doñana al più presto per scoprirne di più.
Oggi sono arrivata a Doñana in auto, un breve passaggio al centro di accoglienza del parco ed eccomi proiettata nella Laguna del Acebuche. Il benvenuto è un olivo secolare abitato da una banda frenetica di gazze dalle ali azzurre.
Una volta dentro questo mondo libero, il tempo non esiste più.
Cammino senza incontrare mai nessuno e negli osservatori per gli uccelli, dove la natura è inquadrata nelle finestrelle dei capanni di paglia, rimango appostata in silenzio, per carpirne i segreti.
Colgo squarci di palude che offrono tratteggi, sfumature, acquarelli. Il paesaggio sovrastato da voli e richiami ininterrotti è la galleria d'arte più sorprendente che abbia mai visitato.
Quadri viventi in movimento, il vento muove le onde di steli dorati e margheritine.
Mi fermo a scrutare il lavorio di uno scarabeo, un uccellino si installa poco lontano, è una bellissima averla capirossa. Il maschio di questa specie per convincere la femmina all'accoppiamento, mette in atto una vera parata nuziale. Si pone davanti alla femmina in posizione eretta e il piumaggio rigonfio, le offre del cibo e la invita ad occupare il sito prescelto per il nido portando i primi materiali, rametti, steli, radici. Quando nascono i piccoli li accudisce insieme a lei fino a quando, ormai grandi, lasciano il nido. Tanta saggezza in un uccellino così piccolo.
Vola via con una folata di vento che scuote le fronde di un pioppo bianco con un suono singolare, quasi uno scampanellio mutevole e incessante.
Le foglie verdi sopra e bianche sotto, fremono nel movimento con sfumature argentate e cangianti.
Il cielo è denso di voli, cerco di individuare le varie specie dalle sagome in controluce.
Qui a Doñana vivono permanentemente o transitoriamente 360 specie di uccelli, di cui 125 si riproducono abitualmente nel suo ecosistema, tappa fondamentale per i viaggi migratori degli uccelli che si spostano tra l’Africa e l’Europa. Tra le specie in pericolo di estinzione, l’aquila imperiale è uno degli uccelli più a rischio in Europa.
Il maschio, ritorna ogni anno a riprodursi nello stesso nido e sempre con la stessa femmina, per loro Doñana è uno dei pochi rifugi sicuri rimasti.
A un certo punto si apre una radura e una fila di pali della luce che si perde all'orizzonte divide in due il paesaggio, in cima ad ogni palo un nido di cicogna.
Le cicogne bianche svernano in Africa, a sud del Sahara ed emigrano in Europa per nidificare.
Le principali rotte di migrazione sono due, una che passa per il Bosforo e l'altra per lo stretto di Gibilterra. E' seguendo quest'ultima che le cicogne sono arrivate a Doñana e questo è il momento in cui stanno nutrendo i nuovi nati fino a quando potranno volare.
Allora sarà tempo per loro di ripartire.
Ogni tanto mi fermo a scrivere sul taccuino che porto sempre nello zaino.
Questa volta è il desiderio di trasmettere alle mie figlie la perfezione di questo momento.
Accanto alla roccia dove sono seduta, un cuore verde che dedico a loro.
Poi, sulla strada del ritorno, ritrovo le piccole onde di steli e fiori, soggiogata da questo incanto, sono totalmente parte di esso.
SCRIVO SOLO PER VOI FIGLIE POCO MIE
PERCHE’ IL MOMENTO E’ PERFETTO
E NULLA RICHIEDE
NEL MONDO DI DONANA LA NATURA COMMUOVE
LA MENTE E’ ARRESA AI SENSI SPALANCATI
STELI FLUTTUANO ADORNANDO IL CAMMINO
IRIS E PRATOLINE SI UNISCONO ALLA DANZA
RESPIRO INTRECCI DI PAROLE SUSSURRATE
UCCELLI ALBERI CESPUGLI FIORI
TUTTO QUI PUO’ ESSERE SENTITO
ED IO ASCOLTO E IN SILENZIO RISPONDO
“ANIME VERDI
NON BADATE AI MIEI FARDELLI DI CIVILTA’ UMANA
SONO UNA DI VOI
COME LO SCARABEO CHE VEDO CHINARSI
A CERCARE TRA LE ASSI DEL PONTE
E SI PROTENDE DI ASSE IN ASSE FINO A QUANDO
AVVISTATO QUALCOSA
SI CALA GIU’ IN GRAN FRETTA.
SONO UNA DI VOI
RICONOSCO IL VERDE NEONATO DEI GIOVANI PINI
ODORO L’ELICRISO
E DEL CISTO AMMIRO LA COROLLA LUMINOSA.
CONTEMPLO IL VOLO DEL GHEPPIO
E I GUIZZI ALATI DEI SIGNORI DELL’ARIA
CAPISCO L’AFFANNO DI CICOGNE VERSO IL NIDO
SONO UNA DI VOI
SMARRITA PER CASO
DA UN’ALTRA PARTE DI MONDO
DOVE RARO E’ IL SENTIRE
PERCHE’ MENTE IL PENSIERO
E ALZA BARRIERE
IN SILENZIO VI PARLO
E ACCAREZZO
ANNUSANDOVI UN PO’
SONO UNA DI VOI
PERCHE’ ORMAI SO
CHE SOLO IN CASE VERDI
SI TROVANO RISPOSTE
UN’ENERGIA POTENTE
CHE INDICA IL CAMMINO
FORZA PACIFICA
CHE MUOVE IL PASSO
ABBRACCIO LEGGERO
CHE SEMPRE CONSOLA"
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Voglio ringraziare il guardiano del parco che più tardi, al caffè del centro di accoglienza, mi ha raccontato le storie degli uccelli che ho inserito nel testo e molto altro ancora.
Un incontro fortuito fonte di informazioni raccontate con la passione di chi ama il suo lavoro e non potrebbe fare altro. Alla fine ho seguito il suo sguardo che fissava qualcosa in alto alle mie spalle. Mi ha indicato il tetto del palazzo del centro e spiegato sorridendo che le cicogne sono molto solitarie, ma c'è una famigliola che torna sempre nel nido sopra al luogo più animato di Doñana.
Eccoli lì, in cima al palazzo, ho la sensazione che ci fissino.
Intanto nei tavoli vicini le gazze dalle ali azzurre festeggiano alla grande il passaggio degli umani.
Tornerò ancora in questo paradiso selvaggio, e ancora e ancora e ancora....
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Quanta poesia ispira la natura! E tu sai trasformarla in immagini e parole che stupiscono e ispirano amore per Donana e per te, viaggiatrice, fotografa e magnifica interprete dei sussurri della natura.🌹
Beautiful poem at the end❣️